Centro polifunzionale di Sappada

Massimiliano Dell’Olivo, Daniele Ganz

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Premessa Avere un’ approccio sostenibile alla progettazione, significa innanzitutto conoscere il territorio nel quale andiamo ad operare e cercare per quanto possibile di comprenderne le trasformazioni in atto, e di prevederne lo sviluppo futuro. Le Alpi sono la catena montuosa maggiormente sfruttata dall’uomo, ma al contempo rappresentano il più vasto patrimonio di biodiversità d’Europa. Ed è questa indissolubile duplicità, unita al tema dei cambiamenti climatici, a rendere quest’area oggetto di primario interesse per il rapporto architettura-natura. Alpine Architektur, il pensiero corre veloce a Bruno Taut, ma anche a Adolf Loos e alla Casa Khuner, passando attraverso le esperienze del rifabbrico, all’architetto bellunese Giuseppe Segusini, arrivando sino alle ricerche di Edoardo Gellner e a quel connubio con Carlo Scarpa che generò l’esperienza unica di Corte di Cadore. Di fronte al prorompere dell’ international style, delle architetture paracadutate, queste ricerche che radicano la propria specificità all’interno del territorio alpino, appaiono parlarci oggi con maggior forza e vigore che in passato. A Sappada, e più in generale nelle Dolomiti, si presenta con forza l’immagine dell’architettura rurale, radicata nel territorio attraverso l’utilizzo delle materie prime locali, del legno e della pietra. Una lezione di economicità, attenzione all’ambiente e ottimizzazione nello sfruttamento del suolo, che ci viene tramandata e dalla quale possiamo partire per costruire il futuro del territorio alpino.

 

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Vista verso la vallata

 

Urbanistica Il sito di progetto, si colloca al limitare della borgata Bach, in corrispondenza del cambio di pendenza che volge alla valletta sottostate. Attualmente la scuola dell’infanzia occupa la parte settentrionale del lotto, ed il giardino si attesta verso il fronte stradale senza soluzione di continuità, innalzandosi al di sopra di un muro di contenimento. Della situazione esistente appare interessante la posizione rialzata del giardino che consente una visuale privilegiata verso la valle, mentre risulta debole il rapporto con il contesto urbano, obbiettivo del quale il progetto intende farsi carico. L’idea progettuale è quella di realizzare un’ acropoli urbana, suddividendo l’edificio in “basamento” e “tempio”. Il “basamento” si trova in diretta relazione con il fronte stradale ed è occupato dal centro diurno, nonché al livello interrato dall’autorimessa. Il “tempio” risulta arretrato e sopraelevato, consentendo lo sviluppo del giardino pensile, ed è formato dal livello della scuola dell’infanzia e dal superiore livello delle sale polivalenti e della foresteria. Il complesso si presenta verso il fronte stradale con la facciata del centro diurno, posta in posizione arretrata così da consentire la realizzazione di una piccola piazzetta di ingresso e il posizionamento di un’area di sosta a raso. In posizione avanzata si trova il volume delle scale esterne coperte che dall’interrato portano al livello del giardino pensile, questo volume scultoreo che contiene anche l’uscita della rampa dell’autorimessa, vuole porsi in dialogo diretto con il contesto edilizio circostante. Rappresenta inoltre lo snodo principale dei percorsi esterni sia pedonali che carrabili. L’attuale viale che porta all’asilo, attestato sul fronte ovest del lotto, risulta avere un sedimentato valore urbano, in quanto dà accesso alle pertinenze dagli edifici confinanti, per questo motivo il progetto prevede di conservarlo e di riqualificarlo come ingresso pedonale e carrabile di servizio all’area. Sempre lungo la via è prevista l’area di sosta per il minibus di servizio al centro anziani e alla scuola dell’infanzia.

 

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Interno dell’unità pedagogica

 

Architettura L’edificio si suddivide nel basamento coronato dal giardino pensile e nel volume superiore, caratterizzato da una volumetria scultorea massiccia come un tronco di legno, ma come quest’ultimo scavata e modellata a tal punto da rendere la scuola permeabile al territorio che la circonda e che in questo modo entra a farne parte. Questo volume articolato cerca un dialogo diretto con l’orografia del territorio montano anche attraverso la copertura, mossa per mezzo dell’inclinazione delle falde, e grazie alla spaccatura della facciata ad ovest, nella quale si inserisce l’ingresso principale. Il basamento in calcestruzzo è la pietra artificiale sulla quale sorge il volume superiore. L’edificio superiore si è voluto realizzare in struttura lignea, in diretto legame con le architetture storiche di Sappada, e con i dettami della bioedilizia. Nei prospetti si è scelto di utilizzare il legno di larice, in corrispondenza delle aule, nelle facciate esposte a sud. Questo sia per dare un’uniformità di trattamento interno-esterno, sia per dare carattere un carattere domestico agli spazi per i più piccoli, sia perché il legno può ricevere facile manutenzione essendo accessibile senza l’ausilio di impalcature. Le facciate del piano superiore, e del fronte nord dell’asilo sono invece rivestite con pannelli in legno riciclato pressato dipinti di bianco. Questi oltre a ridurre la manutenzione della facciata, essendo garantiti per trent’anni; sono stati scelti di colore bianco per mitigare l’impatto del fabbricato durante il lungo periodo invernale. Ne risulta quindi una volumetria pensata in armonia con il sito e l’orografia del territorio che la circonda. Il livello inferiore del complesso è occupato dall’autorimessa interrata, a quest’ultima si accede da via Milpa, in corrispondenza del fronte est del lotto. Ha una capienza di trenta autovetture e dispone di un piccolo magazzino. L’uscita carrabile avviene attraverso una rampa coperta che porta sempre su via Milpa ma in corrispondenza del fronte sud dell’area. Per i pedoni è a disposizione una scala esterna che conduce alla piazzetta di fronte all’ingresso del centro diurno, e da qui salendo ancora alla quota dell’ ingresso ai livelli superiori. Dal garage è possibile inoltre accedere al vano scale, protetto da filtro antifumo, comune a tutto l’edificio, e al relativo vano ascensore. Nelle vicinanze dell’ingresso troviamo sulla sinistra il locale della centrale termica a biomassa. Per quest’ultima è stato previsto un serbatoio interrato del cippato che può essere rifornito da autoribaltabile mediante una botola al livello superiore. A destra dell’ingresso troviamo invece i locali dedicati all’attività del 118. Come previsto dal bando vi si trova il box di sosta per l’autoambulanza, un locale di permanenza per il personale, illuminato direttamente dall’esterno, il servizio igienico, lo spogliatoio e il locale di deposito per l’attrezzatura. Il piano superiore è adibito a centro diurno per anziani, il volume si articola attorno al giardino esterno, formando una pianta a C, aperta verso est e verso la vista sulla valle. L’ingresso avviene da sud attraverso la piccola piazza pedonale, il centro diurno è stato pensato in diretto rapporto con il paese, così da favorire il dialogo intergenerazionale e da evitare il più possibile l’isolamento degli anziani. Si accede direttamente alla grande sala polifunzionale, pensata come una piazza coperta. Al suo interno troviamo il campo da bocce, un piccolo bar-ristoro, spazi per il gioco, per il relax e la conversazione, questa è dotata di servizi igienici propri posti in vicinanza dell’ingresso. Dalla grande sala si accede alle altre due ali del centro. La prima corre lungo il fronte principale e ospita un salottino e la zona televisione, la sala affaccia sia verso la strada che verso il giardino interno. La seconda ala ospita un ufficio, una palestra per le attività motorie e riabilitative, con annesso spogliatoio e servizi igienici e un’infermeria. Tutti i locali affacciano a sud verso il giardino interno. All’interno del centro diurno sono previsti adeguati locali di deposito e magazzini, sia all’interno, che all’esterno per il deposito delle attrezzature per la cura dei giardini. Nel giardino esterno è stata prevista un’area pavimentata così da consentirne la fruizione da parte degli utenti a ridotta capacità motoria. Anche questo livello è collegato al resto dell’edificio per mezzo del vano scale e dell’ascensore comune. Al terzo livello si trova la scuola dell’infanzia, in posizione arretrata, è caratterizzata da una pianta a L che presenta una chiusura verso nord e un fronte fortemente urbano verso la borgata. L’edificio si apre a sud-est verso il giardino pensile e verso la vallata. L’ingresso avviene da una corte coperta sul fronte ovest, la quale è il punto di arrivo dei due percorsi, quello della rampa pedonale/carrabile di servizio posta lungo il confine, e quello sopraelevato che corre lungo il fronte del giardino e del fabbricato stesso e che ha origine dalla piazzetta di fronte al centro anziani. Dalla corte coperta non si accede solo all’asilo, ma anche attraverso la scala interna al livello superiore. La scuola materna si articola attorno allo spazio centrale per le attività libere che funge anche da spazio distributivo. Nell’ala sud-ovest si trova la prima sezione caratterizzata dall’unità pedagogica, e composta dall’area per le attività speciali, per le attività a tavolino e per le attività pratiche (bagno e spogliatoio); inoltre è prevista la stanza dormitorio. L’ala sud-est è occupata dalla seconda unità pedagogica, dalla sala insegnanti con spogliatoio e servizio igienico, dai magazzini e dai servizi igienici comuni. Nell’angolo nord-ovest si trovano invece la mensa e la cucina. Lo spazio del refettorio affaccia direttamente sul salone centrale attraverso una vetrata a tutta altezza, la cucina dispone di un corridoio di servizio che consente il rifornimento dall’esterno e la possibilità del collegamento con gli altri livelli attraverso il vano ascensore. Tutti i locali pedagogici affacciano direttamente sul giardino esterno, e le unità stesse si prolungano verso quest’ultimo con degli spazi pavimentati. Il giardino pensile è posto sopra il centro diurno, è trattato a verde e fornito di un’area gioco attrezzata, da esso è possibile vedere la vallata e sul versante opposto l’edificio della scuola primaria. All’ultimo livello si accede come si è detto dalla corte coperta attraverso lo scalone interno. Giunti al piano, di fronte alla scala troviamo il foyer delle sale, e sulla destra la porta di accesso alla foresteria. Il foyer, caratterizzato da un’altezza importante del vano è illuminato da est, attraverso un’apertura vetrata posta in alto che consente anche l’accesso alle coperture. Da quest’ultimo si accede ai servizi igienici e al corridoio che porta alle sale, una finestra in lunghezza consente la vista verso le montagne e l’affaccio sul giardino sottostante. Le due sale polivalenti sono poste affiancate, così da potere all’occorrenza trasformarsi in un’unica grande sala in occasione di eventi importanti. L’architettura delle sale è caratterizzata dal soffitto inclinato che segue l’andamento della copertura dell’edificio. A servizio dei locali è stato previsto un magazzino per le attrezzature, e le sale sono servite da una via di fuga indipendente verso l’esterno. La foresteria è composta da dieci camere da letto doppie dotate di servizi igienici privati, a servizio delle quali è stato previsto un salotto comune, una piccola cucina utile alle colazioni e un locale di deposito.

 

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Tavola 1

 

Sostenibilità ambientale L’edificio fa propri i dettami dell’architettura sostenibile, e attraverso la progettazione attenta del sistema edificio-impianto è in grado di dare una risposta ecologicamente efficiente e bassi consumi energetici. La volumetria del centro polifunzionale consente una naturale protezione dai venti freddi provenienti da nord, i terrapieni e le facciate opache garantiscono un elevato grado di isolamento termico su questo fronte, con costi ridotti. Il verde degli esterni realizza una considerevole diminuzione dell’effetto isola di calore nel periodo estivo e contribuisce a garantire una grande permeabilità del suolo, in grado di abbattere i carichi di picco verso lo smaltimento pubblico delle acque. Inoltre un sistema di raccolta e stoccaggio dell’acqua piovana garantisce il riutilizzo della stessa per l’irrigazione degli esterni e per l’utilizzo nelle cassette delle utenze sanitarie. La piantumazione di alberi a foglia caduca, studiata attraverso la modellazione solare, fornisce un’ombreggiatura adeguata alle superfici vetrate durante l’estate, consentendo comunque lo sfruttamento del riscaldamento passivo attraverso le stesse nella stagione fredda. Lo studio solare attraverso il modello tridimensionale ha consentito di realizzare un volume articolato secondo la posizione del corpo celeste. La protezione delle aperture vetrate dall’illuminazione diretta nella stagione calda avviene mediante l’appropriato dimensionamento degli sporti e delle stesse aperture, questo è maggiormente evidente nel grande porticato d’ingresso (soleggiato in inverno, ombreggiato in estate). L’elevato isolamento termico dell’edificio, unito all’utilizzo della facciata ventilata, aiuta a mantenere un adeguato benessere termico sia nella stagione estiva sia invernale. La ventilazione al di sotto del primo solaio realizzata attraverso il sottofondo areato, oltre a disperdere il gas radon concorre al raffrescamento estivo dell’edificio. Per quanto riguarda gli impianti, sono previsti dei campi fotovoltaici sulle falde esposte a sud, in grado di fornire energia elettrica utile anche all’edificio. Il controllo termo-igrometrico è garantito attraverso l’impianto radiante a pavimento e la ventilazione meccanica controllata. I due sistemi possono essere agevolmente alimentati da un sistema a bassa temperatura e ricevere energia dalla centrale termica a biomassa e dai pannelli solari termici. Concludendo l’edificio è all’avanguardia nei confronti della sostenibilità passiva, in quanto modellato nella propria volumetria in base alle condizioni ambientali locali, e utilizza le tecnologie più avanzate e compatibili con il sito per quanto riguarda la sostenibilità attiva. Le riflessioni in merito al ciclo di vita dell’edificio, al consumo di energia dei materiali, al loro riciclo e reimpiego nelle costruzioni, sono alla base della progettazione tecnologica dell’edificio. Nel basamento vi è la volontà di realizzare, per quanto possibile un organismo monomaterico, e quindi facilmente riciclabile con tecnologie economiche e duraturo,che ha portato alla scelta del calcestruzzo quale materiale strutturale. Come isolante si è scelto il vetro cellulare, materiale principe nel riciclo, che inoltre non soffre alterazioni dovute all’umidità e offre un’ottima resistenza meccanica, fondamentale in un edificio pubblico. L’edificio superiore è guidato dal principio della disassemblabilità dei vari componenti, così da renderli riutilizzabili al termine del ciclo di vita, e facilmente sostituibili se necessario. La struttura portante è in pannelli di legno lamellare, che consentono un veloce montaggio con viti e bulloni. Ecco quindi la scelta della facciata ventilata in legno di larice e in legno laminato ad altra pressione, sono lastre realizzate con legno riciclato e resine sintetiche, non alterabili dagli agenti chimici e/o atmosferici, in grado di mantenere la loro stabilità e cromia nel tempo e caratterizzate da elevata resistenza meccanica. Fissate alla sottostruttura in alluminio, queste lastre sono facilmente sostituibili e di veloce posa. I rivestimenti interni delle pareti sono in gesso cartonato, materiale economico e riciclabile, con ottimo comportamento in caso di incendio. Anch’esso possiede le caratteristiche legate alla disassemblabilità, nelle unità pedagogiche il rivestimento è invece in legno di abete al naturale per consentire una maggiore domesticità degli spazi dedicati ai bambini. Per i pavimenti si è scelta una pavimentazione in legno per le camere e l’asilo e in gomma, economica, facilmente sostituibile, di facile posa, e di buona resistenza all’usura per gli altri ambienti. I serramenti sono in legno con doppio vetro camera, secondo gli standard della casa passiva e quindi altamente isolanti. La tecnologia nasce quindi da una riflessione continua sui i temi della sostenibilità ambientale e dei consumi energetici, proponendo materiali classici in modo innovativo e materiali innovativi con la cura al dettaglio architettonico.

 

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Tavola 2

 

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Tavola 3



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