Centro Sportivo di Revò

Massimiliano Dell’Olivo, Daniele Ganz

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Premessa Avere un’ approccio sostenibile alla progettazione, significa anche comprendere come il territorio in cui oggi viviamo sia il risultato delle successive stratificazioni della storia. Il paesaggio costruito è frutto di questo accumulo, costato risorse non solo economiche, ma anche umane e materiali. Ecco perché è necessario riflettere attentamente e considerare che ciò che è, possa essere adattato alle nostre mutate esigenze, prima ancora di pensare ad un impianto totalmente nuovo. Il progetto quindi propone sì la demolizione di alcuni elementi incompatibili con gli obbiettivi che il bando si pone (ad esempio i vecchi spogliatoi),realizza certamente le nuove opere necessarie, ma intende anche salvare quei manufatti architettonici che attraverso un’ opera di risanamento ed integrazione possano ancora svolgere il loro compito (in particolare le vecchie tribune e il muro di cinta).

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Vista a volo d’uccello con esploso area di servizio

 

Urbanistica Uno dei punti di maggior criticità dell’impianto attuale è la posizione degli accessi, e la distribuzione dei percorsi, in comune tra atleti e spettatori. L’ingresso principale attualmente a nord-est dell’area presenta un indubbio vantaggio posizionale nei confronti delle scuole medie, ma risulta debole sotto il profilo architettonico-urbanistico, e inadatto durante lo svolgersi di manifestazioni sportive. Il progetto prevede quindi di preservarlo come via di fuga e eventuale accesso di servizio per il complesso scolastico, ma intende posizionare il nuovo ingresso principale sul fronte sud dell’area. Questa scelta tiene in considerazione l’intenzione da parte dell’amministrazione Comunale di realizzare una nuova area parcheggio sulla p.f. 1572 posta a sud-est del centro sportivo e che di conseguenza diventerà il nuovo punto di partenza dei percorsi di accesso al sito. Dal parcheggio, seguendo il percorso pedonale inserito all’interno dell’aiuola verde è possibile raggiungere la nuova piazzetta d’ingresso, ricavata mediante uno scavo del terrapieno sino al livello del piano stradale. Da questa piazzetta, posta a quota -3,60 m rispetto al piano dei campi da gioco, i percorsi degli atleti e del pubblico si separano. I primi accedono agli spogliatoi posti in posizione semi-interrata sotto al campo polivalente, e da questi alla quota dei campi da gioco mediante lo scalone interno o tramite l’ascensore monta-lettiga. Il pubblico invece, acquistato l’eventuale biglietto allo sportello della portineria, passa sotto alle bandiere e attraverso una rampa raggiunge la quota superiore, e arriva in prossimità dell’area bar-ristoro (con annessi servizi igienici) e da qui seguendo a ritroso l’esistente percorso di ingresso raggiunge le tribune. L’organizzazione planimetrica dell’area sportiva prevede il posizionamento del campo da calcio in erba sintetica,con il lato lungo direttamente a contatto del percorso distributivo riservato al pubblico che va dal vecchio ingresso (ora via di fuga), sino all’area ristoro sopra descritta. In questo punto il percorso si dilata, in corrispondenza della nuova rampa di accesso, per poi ridimensionarsi verso l’angolo nord-ovest dell’area, dove è stato inserito il nuovo ingresso carrabile di servizio-emergenza, e accessibile dagli utenti diversamente abili. Lo spostamento del campo da calcio verso l’alto consente di posizionare a sud l’area per l’atletica leggera, comprendente la pista per il salto in lungo con fossa, la pedana per il lancio del peso e relativa zona di caduta, e la pista di atletica a 4 corsie. L’area per l’atletica acquista in questo spazio maggior respiro, dando la possibilità agli atleti di usufruire di uno spiazzo erboso per gli esercizi ginnici. Nell’angolo sud-est, trova posto un “torrino” suddiviso in due depositi attrezzi, per l’atletica e per il calcio. Il campo da gioco polivalente è posto invece nella zona dove si trova attualmente il campo da tennis, la sua posizione leggermente ruotata consente l’armonioso inserimento della rampa degli spettatori tra quest’ultimo e il campo da calcio. Agli atleti, una volta usciti dagli spogliatoi è riservato un cortile, dal quale si accede al campo polivalente, al campo da calcio e infine, tramite la passerella aerea posta sopra la piazzetta d’ingresso, all’area per l’atletica.

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Tavola 1

 

Architettura Fin dai primi schizzi di progetto è apparso evidente come per consentire una armoniosa collocazione delle funzioni e garantire un’ efficace separazione dei percorsi, fosse necessario posizionare alla quota inferiore l’ingresso all’area e gli spogliatoi. Questi ultimi sono realizzati in parte sotto al campo polivalente e sotto alla corte degli atleti, l’edificio parzialmente interrato mantiene tre lati fuori terra, grazie all’inserimento della rampa di risalita del pubblico a ridosso del nuovo muro di contenimento del campo da calcio. L’atrio di ingresso distribuisce gli atleti verso il disimpegno degli spogliatoi o allo scalone che porta alla corte superiore, da qui si accede anche all’ascensore monta-lettiga, alla biglietteria-portineria e ad alcuni locali tecnici di servizio alla struttura. Il disimpegno più interno distribuisce gli atleti tra gli spogliatoi per il calcio posti ad ovest e suddivisi per squadra, e gli spogliatoi per il campo polifunzionale e per l’atletica, posti ad est ed anch’essi suddivisi per squadra (anche se di minor dimensioni). Questo garantisce l’uso contemporaneo dei campi, tutti gli ambienti seguono le norme del CONI per l’impiantistica sportiva. Troviamo inoltre uno spogliatoio polivalente per arbitri e allenatori, una sala medica-ufficio e due magazzini per le attrezzature sportive. Tutti gli ambienti ad eccezione del magazzino minore e di alcuni locali tecnici, ricevono luce ed aria direttamente dall’esterno, o dal fronte ovest, o dal passaggio della rampa. Gli atleti salendo lo scalone verso i campi da gioco, si possono affacciare alla grande apertura finestrata, da cui la vista spazia verso l’intera valle ed il lago di S. Giustina. Al piano superiore l’edificio si denuncia attraverso un “torrino” che chiude figurativamente il fronte ovest dell’area. Le scelte architettoniche ed urbanistiche hanno consentito nel progetto di salvare le tribune esistenti che andrebbero semplicemente risanate, così facendo è possibile investire il denaro risparmiato dalla demolizione e successiva ricostruzione delle stesse, per la realizzazione di un’area centrale di tribuna coperta per 280 persone, munita di sedute lignee. La copertura, con struttura in legno lamellare si compone di due falde, di cui quella a sud predisposta per l’installazione di un campo di pannelli fotovoltaici. Le gradinate protette vengono leggermente riprofilate per inserire le nuove sedute lignee per gli spettatori. Al di sotto della tribuna viene ricavata la centrale termica, il cui ingresso, protetto, si trova di fronte a quello dei servizi igienici dedicati al pubblico, suddivisi per sesso e con il servizio per gli utenti diversamente abili. Questo piccolo edificio contiene sul lato opposto il bar-ristoro con il relativo magazzino. Di fronte al quale trovano spazio i tavolini, dai quali è possibile vedere entrambi i campi da gioco. Il muro di cinta dell’area versa attualmente in uno stato di degrado, il progetto prevede la sua sostituzione sul fronte ovest, dove verranno realizzati gli spogliatoi, mentre ne prevede il risanamento sul restante perimetro. Il progetto prevede il taglio delle alberature che attualmente vanno ad inficiare la stabilità dello stesso, il consolidamento della muratura esistente, la sua sopraelevazione ove necessario per portarla alla quota dei campi e il parziale rivestimento ligneo del prospetto, così da mitigarne l’impatto sul territorio e ridurne visivamente l’altezza. A coronamento del muro, è prevista l’integrazione di una seduta lignea alla recinzione in rete metallica lungo il perimetro.

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Tavola 2

 

Sostenibilità Il progetto viene impostato sin dalle prime fasi progettuali sulla base dei principi legati alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico, all’eco-efficienza e all’uso attento delle risorse naturali. Per quanto riguarda i materiali si è optato per l’utilizzo di prodotti naturali, o provenienti da cicli di riciclaggio e re-immissione nel mercato, o facilmente re-impiegabili e riciclabili al termine del loro ciclo di vita. Ad esempio l’uso del legno, in quanto naturale, riciclabile e a bilancio CO2 neutro; il calcestruzzo ed il gasbeton perché facilmente riciclabili e con un lungo ciclo di vita; sono stati invece evitati materiali sintetici e collanti che non garantissero il rientro nel ciclo produttivo. Le tecnologie sostenibili inserite nel progetto sono: -la ventilazione naturale, favorita negli spogliatoi dal riscontro d’aria sulle facciate opposte; -il ritardo dell’onda termica garantito dalla massa del calcestruzzo; -la predisposizione per l’impianto di ventilazione meccanica controllata; -l’utilizzo di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria; -la predisposizione all’installazione di un impianto fotovoltaico sulla falda delle tribune; -il recupero dell’acqua piovana dai campo da gioco, con il suo stoccaggio e utilizzo per l’irrigazione del verde. Le strategie utilizzate garantiscono una classificazione verde dell’intervento,grazie all’attenzione al ciclo di vita dei materiali, all’utilizzo delle tecnologie attive e passive per la gestione delle problematiche termo-igrometriche e alla progettazione su più livelli in grado di integrare esigenze funzionali, architettoniche, urbanistiche, economiche e ambientali.



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